Influencer, cosa prevede la proposta di legge francese
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Fino a 6 mesi di carcere e una multa 300mila euro per i trasgressori: è la pena prevista dal disegno di legge sugli influencer e i content creator adottato all’unanimità da 49 deputati dell’Assemblea nazionale francese in prima lettura. Come riporta la testata francese Bfm Tech&Co, la proposta nasce con l’obiettivo di inserire in un quadro legislativo l’attività degli influencer e, in particolare, determinate pratiche legate alla loro professione. La stretta è stata introdotta per regolamentare l’attività pubblicitaria degli influencer sui social al fine di tutelare gli utenti più giovani ed evitare la promozione di certe attività considerate un rischio per loro. Ora si attende l’approvazione del Senato.

Cosa prevede la proposta di legge

La proposta di legge, che ha come primi firmatari Arthur Delaporte del partito socialista e Stéphane Vojetta di Renaissance, ha lo scopo di regolamentare l’attività dei content creator mettendo alcune restrizioni per l’esercizio della professione. Le pratiche interessate dal ddl in questione sono la promozione della chirurgia e della medicina estetica, che costituisce un grave rischio per gli utenti più giovani dei social media. La stretta riguarda anche la promozione di dispositivi per lo svapo, del gioco d’azzardo, degli investimenti a rischio, delle scommesse sportive e delle criptovalute. Per tutelare la salute dei più giovani, i content creator avranno l’obbligo di segnalare se su una foto sono stati applicati filtri di bellezza. Inoltre, la proposta si prepone lo scopo di regolamentare anche il ruolo dell’agente degli influencer. Vediamo di cosa si tratta.

Chi è l’agente degli influencer

Il ddl propone anche norme che riguardano i cosiddetti agenti degli influencer, la figura professionale a cui è affidato il compito di mettere in contatto i creator con i brand. Nuove regole anche per gli influencer che lavorano nei paesi al di fuori dell’Unione europea, che dovranno avvalersi di un’assicurazione civile nell’Unione.



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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-03-31 13:58:47 ,

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